Quarantadue è la risposta alla Domanda Fondamentale sulla Vita, sull'Universo e Tutto quanto. Ma in questo blog voglio parlare di astronomia. Attenti però, non sono un astronomo, nemmeno dilettante. E molto spesso non darò risposte, sicuramente farò domande, sperando che qualcuno, un astronomo vero magari, risponda. Sono solo un appassionato di astronomia e dello spazio, con tanta voglia di apprendere più del poco che so.

giovedì 15 settembre 2011

NGC 3521: Galaxy in a Bubble

(Foto: apod.nasa.gov/apod/ap110915.html Credit & Copyright: R Jay Gabany (Blackbird Obs.), Collaboration: David Martinez-Delgado (MPIA, IAC), et al.)

Bellissima foto della galassia NGC 3521, che si trova a soli 35 milioni di anni luce di distanza dal nostro sistema solare, verso la costellazione del Leone. Questa galassia è relativamente luminosa e quindi facilmente visibile anche con un piccolo telescopio.

Per maggiori informazioni visitate apod.nasa.gov/apod/ap110915.html.

sabato 3 settembre 2011

Marte, 2690º giorno

(Foto: www.nasa.gov/multimedia/imagegallery/image_feature_2052.html Credit: NASA/JPL-Caltech)

La sonda Rover Opportunity continua la sua esplorazione attraverso il cratere Endeavour, e ha incontrato questa roccia, alla quale è stato dato il nome Tisdale 2, nel suo 2690º giorno su Marte, corrispondente al 18 Agosto 2011.

Per vedere la foto a una risoluzione maggiore visitate www.nasa.gov/multimedia/imagegallery/image_feature_2052.html.

venerdì 2 settembre 2011

Android sulla ISS

Con l'ultima missione dello Shuttle Atlantis sono stati inviati a bordo della ISS due telefoni Nexus S, ovviamente con Android, per sperimentare l'utilizzo di questi dispositivi con il progetto SPHERES (Synchronized Position Hold, Engage, Reorient, Experimental Satellites), realizzato dalla NASA in collaborazione col MIT.

I Nexus S serviranno per controllare remotamente i satelliti SPHERES, fare foto e video, registrare i valori dei vari sensori etc. È previsto un ulteriore upgrade con l'aggiunta di moduli con il progetto Android Open Accessory Development Kit (ADK).

Per maggiori informazioni visitate  http://googleblog.blogspot.com/2011/09/android-in-spaaaace-part-2.html e http://www.nasa.gov/mission_pages/station/main/spheres_smartphone.html. Se volete potete scaricare l'applicazione utilizzata dai Nexus S nel market di Android: https://market.android.com/details?id=com.cellbots.logger

giovedì 1 settembre 2011

ISS blues

In seguito al fallimento del lancio di un cargo spaziale, il Progress che avrebbe dovuto portare i rifornimenti sulla ISS, l'agenzia spaziale russa sta riprogrammando il lancio di una Soyuz che deve portare un nuovo equipaggio sulla stazione spaziale in sostituzione di uno dei due equipaggi presenti.

Questo porta anche che si stà riprogrammando il rientro dell'equipaggio 28, il cui rientro era previsto per l'8 Settembre. In un primo momento il rientro era stato programmato per la fine di Ottobre, cioè circa due mesi più tardi. Questo fatto ha 'scosso' un poco l'umore dell'astronauta Ron Garan, che preso dalla nostalgia ha iniziato a comporre un blues.

È incredibile, non è vero? Chi avrebbe mai pensato che a bordo della ISS si trovasse anche una chitarra! E come dice lo stesso Ron, si tratta dell'esibizione blues più 'alta' che si sia mai realizzata, visto che si trovava anche nel punto più estremo in alto della ISS, all'interno della Soyuz che lo riporterà a terra.

Il video mostra, oltre alle 'capacità' musicali di Ron, un bel viaggio all'interno della ISS, visitando praticamente tutta la stazione, dove vediamo come gli astronauti lavorano dentro i laboratori del rispettivo paese.

Nel video Ron Garan e Mike Fossum parlano del rientro alla fine di Ottobre, ma fortunatamente per Ron (Mike Fossum rimarrà ancora un pò a bordo) le cose si stanno mettendo per il meglio adesso, e sembra che il suo rientro potrà effettuarsi già a metà Settembre.

Per leggere tutta la storia della realizzazione del video visitate fragileoasis.org/blog/2011/8/expedition-28-1-space-station-blues/

mercoledì 31 agosto 2011

Alba su Marte

(Foto: solarsystem.nasa.gov/multimedia/display.cfm?IM_ID=1483 Credit: NASA/JPL/Cornell/Texas A&M )

Questa foto è stata scattata dalla sonda Rover Spirit all'alba dell'8 Marzo del 2004, nel suo 63esimo giorno sulla superfice di Marte. È la prima foto che riprende la Terra da un pianeta, escludendo ovviamente quelle scattate dalla Luna.

La foto è un mosaico di più foto scattate dalla sonda Spirit, ed è stato necessario ritoccare il contrasto per permettere di evidenziare la Terra, che altrimenti sarebbe apparsa ancora più difficile da vedere.

Per più informazioni visitate solarsystem.nasa.gov/multimedia/display.cfm?IM_ID=1483.



lunedì 29 agosto 2011

Northwestern Europe at Night

(Foto: earthobservatory.nasa.gov/IOTD/view.php?id=51892)

Questa foto è stata scattata il 10 di agosto del 2011 alle 00:25 GMT, le 01:25 in Italia, dagli astronauti a bordo della ISS. È impressionante vedere come oramai le città siano così estese, o meglio, i nuclei urbani interconnessi ricordino sempre più i collegamenti di una rete neurale.

Per vedere la foto in risoluzione maggiore e conoscerne i dettagli tecnici visitate earthobservatory.nasa.gov/IOTD/view.php?id=51892.

sabato 27 agosto 2011

Irene dalla ISS

Questo video è stato ripreso nel pomeriggio ieri, 26 agosto, quando la ISS sorvolava la costa orientale degli Stati Uniti, e si vede chiaramente l'estensione di questo uragano.

venerdì 26 agosto 2011

Tre galassie multicolori

(Foto: www.nasa.gov/multimedia/imagegallery/image_feature_2045.html Credit: NASA, ESA, and M. Livio and the Hubble Heritage Team/STScI/AURA )

In questa foto ripresa nell'aprile del 2009 dal telescopio Hubble, vediamo tre galassie apparentemente vicine, tanto da sembrare sovrapposte. Il sistema è conosciuto come Arp 274, oppure NGC 5679, dista dalla Terra circa 400 milioni di anni luce e si trova nella constellazione della Vergine.

I colori rappresentano le diverse fasi di crescita delle galassie. Al centro di ognuna di esse vediamo in giallo le stelle più vecchie. Le stelle blu lungo i raggi delle spirali sono le nuove stelle, ancora in formazione, e con la loro illuminazione colorano di rosa il resto.

Consiglio di vedere la foto a una risoluzione maggiore qui: www.nasa.gov/multimedia/imagegallery/image_feature_2045.html

giovedì 25 agosto 2011

Il buco nero che si mangiò la stella

E se ieri avevo messo un video dove l'astrofisico Neil DeGrasse Tyson ci spiegava come possiamo morire cadendo in un buco nero, stavolta vediamo come una stella muore inghiottita da un buco nero.

In questa animazione della NASA, vediamo quanto è stato osservato il passato 28 marzo del 2011. Il satellite Swift ha registrato in quella data un'altissima emissione di raggi-X in forma di 'flares' provenienti dalla constellazione del Dragone.

Analizzando poi i dati provenienti dal satellite, gli astronomi hanno realizzato di cosa si trattava. Un buco nero che inghiottiva una stella. Il tutto avveniva a circa 3 miliardi e 900 milioni di anni-luce dalla terra.

Per maggiori informazioni visitate www.nasa.gov/mission_pages/swift/bursts/devoured-star.html.

mercoledì 24 agosto 2011

Morire in un buco nero

In questo video, Neil DeGrasse Tyson, astrofisico e divulgatore scientifico, ci spiega come moriremmo se avessimo la (s)fortuna di cadere in un buco nero.

Una piccola nota su Tyson: come direttore del 'Hayden Planetarium', fu uno dei primi scienziati a pensare che Plutone dovesse essere declassato a pianeta nano. Come riporta la pagina a lui dedicata in wikipedia, en.wikipedia.org/wiki/Neil_deGrasse_Tyson, questo fatto lo portò a ricevere diverse mail di protesta da parte di molti ragazzini.

lunedì 22 agosto 2011

Stellarium

(Foto: stellarium.org/screenshots.html)

Questa volta vi propongo un planetario open source gratuito per il computer, disponibile per varie piattaforme. Stellarium mostra un cielo realistico in 3D, proprio come quello che si vede ad occhio nudo, binocolo o un telescopio.

Scaricatelo in questo sito: http://stellarium.org.

Le caratteristiche sono abbastanza impressionanti: si parte con un catalogo di default di 600.000 stelle, alle quali se ne possono aggiungere altre 210 milioni con archivi aggiuntivi. Le constellazioni sono derivate da dodici diverse culture (per esempio, oltre le occidentali come le conosciamo noi, ci sono quelle cinesi, egizie, azteche). Tutte le nebulose del catalogo di Messier.

Ma le caratteristiche sono molte, lascio a voi scoprirle. Naturalmente il tutto si può relazionare alla vostra posizione, quindi appena installato settate le vostre coordinate, scegliete un paesaggio tra quelli proposti e a partire da stanotte, con l'aiuto di questo programma scoprite il cielo.

sabato 20 agosto 2011

La Terra e la Luna viste dal Voyager 1

(Foto: www.nasa.gov/multimedia/imagegallery/image_feature_2041.html Credit: NASA)

Se ci trovassimo nello spazio a bordo di un'astronave, a 11.66 milioni di kilometri di distanza dalla Terra, vedremmo la Terra stessa e la Luna così come le vediamo in questo scatto ripreso dalla navicella spaziale Voyager 1 il 18 Settembre del 1977, due anni dopo del suo lancio.

In realtà si tratta di una foto composta da più scatti, con filtri colorati, come è normale per molte foto riprese da apparecchiature a bordo delle varie sonde e satelliti. Inoltre, in questo caso, la Luna è stata artificialmente illuminata, in quanto la maggiore luminosità della Terra avrebbe reso molto più scura la superfice illuminata della Luna.

Adesso la Voyager 1, che fu lanciata nell'agosto del 1975, si trova nello spazio oltre l'orbita di Plutone, a più di 118.000 AU (Astronomical Unit, un AU è pari a 149.597.870 km) di distanza dal Sole.

venerdì 19 agosto 2011

Astronauti in Sesame Street

(Foto: www.nasa.gov/multimedia/imagegallery/image_feature_2040.html Credit: NASA/Sean Smith)

Cosa fanno gli astronauti una volta a terra? A parte allenarsi e studiare, vanno in Sesame Street, o almeno vanno, insieme ai personaggi della nota serie, alle varie manifestazioni organizzate dalla NASA per promuovere il programma spaziale, che dopo la fine del programma Shuttle è in seria difficoltà.

Nella foto vediamo l'astronauta Chris Ferguson, comandante dell'ultima missione Shuttle, la STS-135, insieme a Elmo in una manifestazione del 17 Agosto a New York per un pubblico infantile.

Per maggiori informazioni visitate www.nasa.gov/multimedia/imagegallery/image_feature_2040.html

mercoledì 17 agosto 2011

Iss Update, 16 Agosto 2011

Vi siete mai chiesti cosa fanno gli astronauti a bordo della ISS durante il giorno?

In questo breve video vengono riassunti gli esperimenti che i sei astronauti svolgono nei vari laboratori. Ci sono quattro laboratori principali, uno della NASA, uno dell'Agenzia Spaziale Russa, uno della JAXA (l'agenzia spaziale giapponese) e un'altro dell'ESA, l'agenzia spaziale europea.

La NASA, sul suo sito, rilascia anche dei dettagliatissimi rapporti giornalieri, li trovate a questo link: www.nasa.gov/directorates/somd/reports/iss_reports/index.html


martedì 16 agosto 2011

Shapley 1

(Foto: apod.nasa.gov/apod/ap110816.html Credit: ESO)

Cosa succede quando una stella esaurisce il combustibile nucleare? Per le stelle con una massa simile a quella del nostro Sole, il centro si condensa in una nana bianca, mentre gli strati esterni dell'atmosfera vengono espulsi nello spazio e appaiono come una nebulosa planetaria.

Questa nebulosa planetaria particolare, nella foto sopra e designata Shapley 1 in onore del famoso astronomo Harlow Shapley, ha un anello molto evidente come la struttura anulare. Anche se alcune di queste nebulose appaiono come pianeti nel cielo (da cui il nome), in realtà circondano stelle molto al di fuori del nostro Sistema Solare.

Per maggiori informazioni visitate apod.nasa.gov/apod/ap110816.html

lunedì 15 agosto 2011

Shooting star from space

Foto: twitpic.com/662hqp credit: @Astro_Ron Ron Garan)

In questi giorni siamo stati bersagliati, è proprio il caso di dirlo, dalle Perseidi e dalle foto e video amatoriali che ne mostravano la loro caduta.

E dopo aver visto centinaia di foto di meteore riprese dala Terra, eccone una ripresa dallo spazio, dalla ISS ad opera di Ron Garan.

Se volete vedere più foto o semplicemente seguire le sue operazioni a bordo della ISS, seguitelo su Twitter: @Astro_Ron

domenica 14 agosto 2011

Segnali da Marte

(Foto: directedplay.com/first_tv_image_of_mars.html credits: JPL/Caltech)

Questa immagine rappresenta il primo punto di vista di un altro pianeta da un punto di vista nello spazio. È stata scattata il 15 luglio del 1965, quando la sonda spaziale Mariner 4 sorvolava a solo 6.118 miglia (ca. 10 Km) la superficie di Marte.

Dopo che questa prima foto arrivò sulla Terra, ci sarebbero volute diverse ore per elaborare un'immagine reale, e in bianco e nero per giunta. I computer di allora, parliamo del '65, non avevano la potenza di calcolo di oggi, naturalmente. Così, mentre erano in attesa, gli ingegneri pensaronono a come avrebbero potuto elaborare da soli i dati ricevuti.

Trasformarono così i byte ricevuti in numeri e li stamparono su una serie di fogli. Ogni numero rappresentava una variazione di colore, o meglio di grigi, visto che la foto fu scattata con diversi filtri.

Un ingegnere, tal Richard “Dick” Grumm, andò personalmente in un negozio di articoli da disegno e comprò una scatola di colori a cera, e lui e altri ingegneri si misero a colorare la foto. Nell'immagine sottostante vediamo come i colori coprono i vari numeri rappresentanti le variazioni di colore.

(Foto: directedplay.com/first_tv_image_of_mars.html credits: JPL/Caltech)

Per saperne di più e vedere più foto visitate directedplay.com/first_tv_image_of_mars.html


sabato 13 agosto 2011

Esclamazione cosmica!

(Foto: www.nasa.gov/multimedia/imagegallery/image_feature_2035.html
Credit: X-ray NASA/CXC/IfA/D.Sanders et al; Optical NASA/STScI/NRAO/A.Evans et al)

Nella foto vediamo la collisione tra due galassie, VV 340 North che vediamo in alto di profilo, e VV 340 South in basso, che invece vediamo nella caratteristica forma a spirale. Tra alcuni milioni di anni le due galassie si fonderanno, formando un'unica galassia.

Molto probabilmente anche la Via Lattea e Andromeda, tra alcuni miliardi di anni, subiranno la stessa sorte.

I dati dell'osservatorio a raggi-X Chandra della NASA (in viola) sono visibili nella foto insieme ai dati ottici dal Telescopio Spaziale Hubble (in rosso, verde, blu). VV 340 si trova a circa 450 milioni di anni luce dalla Terra.

Per saperne di più visitate www.nasa.gov/multimedia/imagegallery/image_feature_2035.html e www.nasa.gov/mission_pages/chandra/multimedia/index.html

venerdì 12 agosto 2011

Gli shuttle come le torri di Hanoy

(Foto: www.spaceflightnow.com/shuttle/sts133/110811twoshuttles/ credit: NASA/Frankie Martin)

Problema: tre shuttle ma nell'hangar c'è posto solo per due. Come si risolve?

In questi giorni i tecnici della NASA sono occupati al lavoro di smantellamento di tutte le parti elettroniche degli shuttle, in vista del trasferimento alle loro sedi finali. Infatti dopo questi lavori saranno trasferiti ciascuno in un museo.

Nella foto vediamo i lavori per far uscire uno dei tre shuttle da un hangar per far posto ad un altro. Il problema nasce che nel complesso del "Kennedy Space Center" c'è un hangar che può ospitare solo due shuttle, e un terzo quindi deve rimanere fuori, mentre i tecnici lavorano sui due dentro l'hangar.

Per saperne di più e vedere più foto, visitate www.spaceflightnow.com/shuttle/sts133/110811twoshuttles/

giovedì 11 agosto 2011

Marte, 2.678º giorno

(Foto: www.nasa.gov/multimedia/imagegallery/image_feature_2033.html Credit: NASA/JPL-Caltech/Cornell/ASU)

Se potessimo andare oggi su Marte questo è quello che vedremmo. Almeno è quello che pensano gli scienziati della NASA che hanno ricostruito questa foto, scattata dalla sonda rover Opportunity il passato 6 Agosto 2011 ai bordi del cratere Endeavour.

In realtà la foto è una combinazione di tre riprese con filtri diversi: 753 nanometetri (vicino all'infrarosso), 535 nanometetri (verde) e 432 nanometetri (viola). Secondo la NASA è la combinazione più vicina a quanto un occhio umano possa vedere appunto su Marte.

Per maggiori informazioni visitate www.nasa.gov/multimedia/imagegallery/image_feature_2033.html e www.nasa.gov/mission_pages/mer/index.html


mercoledì 10 agosto 2011

DNA dallo spazio

Uno studio finanziato dalla NASA dimostra che ci sono moltissime probabilità che alcuni elementi del DNA trovati in alcuni meteoriti si sono creati nello spazio.

La ricerca fornisce supporto alle teorie di "Terra-forming", cioè che alcuni meteoriti e/o comete cadute sulla Terra contenessero elementi che hanno poi dato il via all'origine della vita.

lunedì 8 agosto 2011

Webb, il successore di Hubble

Uno specchio primario di 6.5mt, che formerà parte di un telescopio capace di guardare lo spazio in infrarosso; una base, che serve anche da schermo solare, dalle dimensioni di un campo da tennis; un'orbita intorno alla Terra a una distanza di circa un milione e mezzo di chilometri.

Questo è Webb, il nuovo telescopio spaziale che rimpiazzerà Hubble a partire dal 2018.

Webb sarà capace di studiare ogni fase della storia del nostro Universo, dal Big Bang alla formazione di sistemi solari, svelando anche l'evoluzione del nostro Sistema Solare.



Per maggiori informazioni visitate www.jwst.nasa.gov

sabato 6 agosto 2011

Juno in viaggio verso Giove

Ed ecco finalmente il lancio del razzo vettore Atlas V con a bordo la sonda Juno, alla volta del pianeta Giove. Spettacolari riprese con vista dal razzo stesso mentre avviene la separazione dei booster.

venerdì 5 agosto 2011

Sogno di una notte di mezza estate

(Foto: apod.nasa.gov/apod/ap110805.html Credit & Copyright: Mike Rosinski)

Cosa succede se proviamo a comporre uno star trail in una notte d'estate? Ecco il risultato, opera del fotografo Mike Rosinski (Hartland, Michigan, USA) che ha lasciato tutta la notte la sua macchina fotografica a riprendere foto del cielo. Al mattino, ricomponendo il suo star trail, ha scoperto che una quantità enorme di lucciole ha volato intorno all'obbiettivo della sua camera fotografica.

Per maggiori informazioni visitate apod.nasa.gov/apod/ap110805.html

30 anni con lo Shuttle

In questo video, realizzato da "Nature, International weekly journal of scienze" ripercorriamo i 30 anni dello Shuttle, con bellissime, e a volte tristi, immagini di tutte le missioni.

giovedì 4 agosto 2011

Juno parte con tre ospiti speciali

(Foto: www.nasa.gov/mission_pages/juno/news/lego20110803.html
credit: NASA/JPL-Caltech/KSC )

Domani 5 Agosto è previsto il lancio della sonda Juno che viaggerà in direzione di Giove, per arrivare a destinazione nel 2016. Solitamente le sonde di questo tipo sono piene di strumenti scientifici di vario tipo, macchine fotografiche e trasmettitori radio.

Ma per questa missione, la Juno ospiterà dei viaggiatori speciali: tre figurine di plastica realizzate dalla LEGO, che rappresentano Galileo Galilei, Giove e sua moglie Giunone, che in inglese è appunto chiamata Juno.

Per maggiori informazioni visitate www.nasa.gov/mission_pages/juno/news/lego20110803.html e www.nasa.gov/mission_pages/juno/main/index.html. Se volete seguire la missione attraverso Twitter visitate twitter.com/#!/nasajuno

mercoledì 3 agosto 2011

Le tempeste di Marte e Giove

In questo video, che compara le atmosfere dei pianeti del nostro sistema solare, possiamo vedere come anche su Marte sia presente il vento, che forma dei vortici di sabbia. Ovviamente è poca cosa con le tempeste di Saturno, sul quale la ultima osservata, ne abbiamo già parlato, ha circondato completamente l'emisfero superiore del pianeta. E su Nettuno potremmo trovare delle condizioni ancora peggiori, in quanto la velocità dei venti raggiunge i 200Km per ora.

martedì 2 agosto 2011

Il pupazzo di neve di Vesta

(Foto: www.spaceflightnow.com/news/n1108/01dawn Credit: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA)

La sonda Dawn continua la sua missione, inviando ancora foto dell'asteroide Vesta, nella fascia di asteroidi tra Marte e Giove. La foto mostra una curiosa formazione d tre crateri, soprannominata "Snowman" (pupazzo di neve).

Vesta è il secondo asteroide più grande nella fascia, ed è il primo visitato dalla sonda, il prossimo sarà Ceres.

Per maggiori informazioni visitate www.spaceflightnow.com/news/n1108/01dawn, e dawn.jpl.nasa.gov

lunedì 1 agosto 2011

Ossigeno nella nebulosa di Orione

(Foto: www.nasa.gov/mission_pages/herschel/multimedia/pia14407.html Image credit: ESA/NASA/JPL-Caltech)

Il grafico presente nella foto mostra come gli astronomi hanno finalmente trovato molecole di ossigeno presente nello spazio, nei pressi del centro di una formazione stellare della nebulosa di Orione.

Le molecole, la cui presenza nello spazio prima era solo ipotizzata, sono state definitivamente confermate con l'osservatorio spaziale Herschel, una missione dell'ESA, l'agenzia spaziale europea, con il contributo della NASA.

Attraverso i suoi strumenti è stato possibile dividere la luce da una regione specifica della nebulosa di Orione, nelle sue diverse lunghezze d'onda submillimetrica, e gli astronomi hanno potuto rilevare le impronte digitali delle molecole.

In questo caso, hanno riconosciuto tre distinte impronte digitali di molecole di ossigeno, come mostrato nel graficonella foto. Le tre linee mostrano diverse gamme di lunghezze d'onda, con le firme delle molecole di ossigeno evidenziate in rosa.

Per maggiori informazioni, visitate:

il sito della NASA dedicato all'osservatorio spaziale Herschel
www.nasa.gov/mission_pages/herschel/index.html

e quello dell'agenzia spaziale europea, ESA
www.esa.int/SPECIALS/Herschel/index.html

I numeri della ISS

(Foto: www.nasa.gov/mission_pages/station/main/onthestation/facts_and_figures.html Credit: NASA )

La ISS è grande più o meno come un campo di football americano, come possiamo vedere nella foto. Vediamo tutti i numeri:

  • Larghezza: 51 metri
  • Lunghezza: 109 metri
  • Lunghezza pannelli solari: 73 metri
  • Massa: 370,290 kilogrammi
  • Volume abitabile : 360 metri cubici
  • Volume pressurizzato : 837 metri cubici
  • Potenza generata dai pannelli solari = 84 kilowatts
  • Linee codice dei programmi: 2.3 milioni circa

Per maggiori informazioni visitate www.nasa.gov/mission_pages/station/main/index.html

domenica 31 luglio 2011

The Space Station Chronicles

Ovvero, dalla nascita dell'idea di una stazione orbitante alla sua realizzazione. Si parte con un racconto del 1869 di E. E. Hale, che immaginava la costruzione di un satellite orbitante intorno alla Terra composto da più di 12 milioni di mattoni, passando per H. Noordrung che nel 1929 già pensava in una gigantesca ruota, per creare una gravità artificiale.

Si arriva quindi W. Von Braun, che getta le basi dell'astronautica moderna, con i suoi progetti già dal 1945. E ancora una volta i russi furono i primi a lanciare una stazione permanente, la Salyut I nel 1971, e un paio di anni dopo, nel 1973 gli americani lanciarono la SkyLab.

Si arriva al luglio del 1975 con la missione congiunta Apollo-Soyuz. Per finire, nel 1994 varie agenzie spaziali di tutto il mondo iniziano la costruzione della ISS, la International Space Station, progetto ancora attivo.

Giove al posto della Luna

Se Giove fosse al posto della Luna, a parte le influenze che avrebbe sulle maree, occuperebbe buona parte del cielo. Questo video fa una comparazione tra alcuni pianeti, tra cui la Terra stessa, mettendoli alla stessa distanza che c'è tra la Terra e la Luna.

sabato 30 luglio 2011

La terra è piatta?

(Foto: apod.nasa.gov/apod/ap110730.html Image Credit & Copyright: Tunç Tezel and Stéphane Guisard)

Se la terra fosse piatta, questo é quello che vedremmo. O almeno è quello che sembra guardando questa foto. Tecnicamente sono due foto, la superiore scattata alle Canarie, e la inferiore in Chile. Da notare come la Via Lattea disegna una sinusoide quasi perfetta.

Per maggiori informazioni sulla foto visitate apod.nasa.gov/apod/ap110730.html.

La tempesta perfetta di Saturno

>
(Foto: www.jpl.nasa.gov/spaceimages/details.php?id=PIA12826 Credit: NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute)

In questa foto, ripresa dalla sonda Cassini il 25 Febbraio 2011, possiamo vedere una delle più grandi tempeste di Saturno mai osservate. Quando la Cassini ha scattato la foto, la tempesta era attiva già da 12 settimane, e aveva avvolto completamente l'emisfero superiore del pianeta.

Per ottenere questa foto sono state scattate 3 foto con diversi filtri, rosso, verde e blu, che sono state poi combinate per creare questa imagine a colori naturali. Le immagini sono state acquisite dalla Cassini da una distanza di 2,2 milioni di chilometri da Saturno. La scala dell'immagine è di 129 chilometri per pixel.

Notate anche come gli anelli di Saturno proiettino la loro ombra sul pianeta, contribuendo a rendere più drammatica la foto.

Per maggiori informazioni visitate www.jpl.nasa.gov/spaceimages/details.php?id=PIA12826

venerdì 29 luglio 2011

NASA 3D resources

(Foto: www.nasa.gov/multimedia/3d_resources/assets/iss-hi-res.html Author/Origin: NASA Johnson Space Center)

Il sito della NASA è enorme, mi pare di averlo già detto. E ci sono informazioni e risorse che possono accontentare tutti: fotografie, video, giochi interattivi e, come ho appena scoperto, veri e propri modellini tridimensionali per programmi di Computer Graphics.

Se siete appassionati dello spazio, e sapete utilizzare modelli con estensioni ".3ds" oppure ".lwo, .fbx o .obj", in questa galleria potete trovare modelli di astronauti, shuttle, satelliti e anche la riproduzione della "JSC Mission Control Room", la sala dalla quale vengono monitorate le diverse missioni della NASA.

Visitate: www.nasa.gov/multimedia/3d_resources/models.html per la galleria completa e maggiori informazioni sul loro utilizzo.

giovedì 28 luglio 2011

Il primo asteroide troiano della Terra

In astronomia, un "troiano" è un asteroide o satellite naturale che condivide la stessa orbita di un pianeta. Fino ad oggi si conoscevano troiani di Giove, Saturno, Marte e Nettuno.

In questi ultimi mesi, gli astronomi che studiano le osservazioni fatte dalla NASA con il satellite WISE (Wide Infrared Survey Explorer), hanno scoperto il primo asteroide "troiano" in orbita attorno al sole lungo la stessa orbita della Terra.

Il video mostra un'animazione dei due corpi celesti, la Terra e l'asteroide che si muove sulla stessa orbita, durante i prossimi 400 anni. Non ci sono pericoli di eventuali collisioni, in quanto l'asteroide adesso si trova a circa 80 milioni di kilometri dalla Terra, e nei prossimi 100 anni si avvicinerà al massimo a 24 milioni di kilometri.

Come spiegano gli stessi astronomi, malgrado sia abbastanza facile scoprire un troiano che orbita insieme a un altro pianeta, risulta molto più difficile scoprire quelli che si trovano sull'orbita terrestre, in quanto questi oggetti sono prevalentemente sempre davanti al sole, e quindi quasi invisibili. E anche piccoli, questo appena scoperto ha un diametro di circa 300 metri.

Per maggiori informazioni visitate: www.nasa.gov/home/hqnews/2011/jul/HQ_11-247_WISE_Trojan.html

mercoledì 27 luglio 2011

Ground control to Major Tom

La musica è parte della nostra vita, da sempre. Ci sono delle canzoni che si associano perfettamente anche a missioni spaziali. Infatti, la canzone del video, Space Oddity di David Bowie, è una di queste. Pubblicata come singolo l'undici luglio del 1969 negli Stati uniti, proprio alcuni giorni prima della missione Apollo 11, svoltasi dal 16 al 24 Luglio dello stesso anno, venne subito adottata da moltissime radio dell'epoca come sigla dei notiziari di quegli eventi.

La canzone è un po' triste, parla di un astronauta perso nello spazio, e ad alcuni non piacque tant'è che rifiutarono trasmetterla. Non se ne può negare però l'assoluta bellezza.

Il conto alla rovescia, con le parole 'Blast off' sussurrate da Bowie, e alcune frasi sono indelebili:

"planet Earth is blue, and there's nothing I can do"

"I think my spaceship knows which way to go"

Da notare anche la realizzazione di questo video ante-litteram, MTV ancora non esisteva, e che era parte di un film promozionale di un album di Bowie, Love You Till Tuesday.

Il Lunar Rover compie 40 anni

(Foto: www.nasa.gov/multimedia/imagegallery/image_feature_2020.html Credit: NASA)

Quaranta anni fa gli astronauti passeggiavano sulla Luna, e visto che oramai era una cosa abitudinaria, erano già alla quarta missione, con l'Apollo 15 portarono con loro un'automobile, il famoso Lunar Rover.

Nella foto vediamo l'astronauta Jim Irwin che prepara la macchina prima di un'escursione. Tra le tante curiosità della missione, la scarsa guidabilità del veicolo dovuta alla gravità lunare. Il veicolo sobbalzava così tanto che a volte toccava con una sola ruota il suolo lunare, pur continuando ad avanzare.

Altra curiosità: il comandante David Scott rimase così colpito dai riflessi di una roccia che esclamò, in italiano, "Mamma mia!".

Su Wikipedia roviamo un riassunto più completo della missione Apollo 15, lanciato il 26 Luglio del 1971: it.wikipedia.org/wiki/Apollo_15

martedì 26 luglio 2011

Powers of ten

Questo breve film fu elaborato negli anni '70, quando ancora non si parlava di Computer Graphic, ma più semplicemente di effetti speciali. Il film realizzato da Ray e Charles Eames e sponsorizzato dalla IBM, mostra con la tecnologia disponibile allora l'universo in una scala a fattore 10.

Si inizia con una coppia in un pic-nic sulle rive del lago Shore Drive a Chicago, mostrando dapprima un piccolo quadrato di un metro, e elevando alla potenza di 10 sia la velocità che lo spazio mostrato, si inizia un viaggio che ci porterà ai limiti estremi dell'universo osservabile, 10mt. alla 24ª, per tornare poi indietro nell'infinitesimamente piccolo, 10mt alla −16ª, in pratica un quark di un protone in un atomo di carbonio.

Se volete è disponibile anche un sito interattivo del film: www.powersof10.com

lunedì 25 luglio 2011

Riciclando satelliti

(Foto: www.nasa.gov/mission_pages/artemis/news/lunar-orbit.html Credit: NASA/Conceptual Image Lab)

Intorno alla Terra orbitano ormai centinaia di satelliti artificiali, molti attivi, altri che invece hanno terminato la loro funzione, destinati prima o poi a rientrare, bruciando fino a consumarsi, nell'atmosfera terrestre.

E questo poteva essere il destino anche dei due satelliti della missione ARTEMIS, se non fosse che la NASA ha pensato bene di riciclarli. Come? Cambiandone l'orbita, da intorno alla Terra fino all'orbita lunare.

(Foto: www.nasa.gov/mission_pages/artemis/news/lunar-orbit.html Credit: NASA/Goddard Space Flight Center)

In questa foto possiamo vedere come, con una serie di manovre, almeno 90 commentano alla NASA, si è potuto cambiare l'orbita da terrestre a lunare.

Alla scoperta di Giove

(Foto: www.nasa.gov/mission_pages/juno/news/juno20110722.html credit: NASA/JPL-Caltech)

Il lancio della navicella spaziale Juno è previsto tra il 5 e il 26 agosto 2011. Saranno necessari cinque anni di viaggio per arrivare nell'orbita di Giove. Una volta arrivata, Juno orbiterà intorno al gigante del nostro sistema solare per un anno, compiendo 33 orbite. La missione Juno migliorerà la nostra comprensione delle origini del nostro sistema solare, rivelando l'origine e l'evoluzione di Giove.

Con i suoi sensori Juno potrà studiare in profondità l'atmosfera di Giove per misurarne la composizione, temperatura, movimenti delle nuvole e altre proprietà. Inoltre permetterà elaborare nuove mappe dei campi magnetici di Giove, in particolare in prossimità dei poli, studiando le aurore per scoprire come l'enorme campo magnetico del pianeta colpisce la sua atmosfera.

Juno cercherà anche eventuali tracce di acqua nell'atmosfera di Giove, permettendo stabilire quale teoria sulla formazione del pianeta è corretta (o se sono necessarie nuove teorie).

Alla fine della sua missione, Juno entrerà nell'atmosfera di Giove, dove sicuramente verrà distrutta in pochi minuti, che però saranno anch'essi utilissimi per la raccolta di nuovi dati da trasmettere a terra durante il suo viaggio senza ritorno.

Per saperne di più sulla missione Juno visita: www.nasa.gov/mission_pages/juno/main/index.html

domenica 24 luglio 2011

Cinquantanni nello spazio

(Foto: spaceflight1.nasa.gov/gallery/images/station/crew-27/html/iss027e011851.html)

Questa foto è stata scattata il 12 Aprile del 2011 a bordo del laboratorio spaziale ISS, in commemorazione dello storico primo volo spaziale di Yuri Gagarin, avvenuto appunto il 12 Aprile 1961. I sei astronauti indossano una maglietta con un piccolo ritratto del pioniere spaziale, e una foto di Gagarin è al centro del gruppo.

Quello che vorrei far notare è la presenza di quell'uomo brizzolato, a destra nella foto, che è l'Ing. Paolo Nespoli, astronauta italiano dell'ESA. Quando Gagarin effettuò quel volo, Nespoli aveva appena compiuto 4 anni, essendo nato il 6 Aprile 1957. Chissà se il bambino Paolo sognava di essere lassù, cinquantanni più tardi, in mezzo a tre astronauti russi e due americani.

Adesso, dopo sei mesi nello spazio, Paolo Nespoli è a casa sua, per un meritato riposo. Se volete vedere una piccola parte del suo lavoro (è un ottimo fotografo!) visitate la sua pagina su Flickr: www.flickr.com/photos/magisstra/with/5936360600/, oppure cercatelo su twitter: twitter.com/#!/astro_paolo

Tweet with a robot

(Fonte: twitter.com/#!/AstroRobonaut)

Giorni fa abbiamo visto il video dell'arrivo di Robonaut2 sulla ISS. Ad oggi il robot non è ancora operativo al 100%, ma dalla NASA dicono che presto si renderà utile, vedremo.

E visto che le sue giornate sono libere da impegni, cosa fa nel frattempo? Usa Twitter, naturalmente! Potete seguirlo qui: twitter.com/#!/AstroRobonaut. Per adesso i suoi tweet sono (credo) abbastanza "umani", nel senso che sembrano scritti da una persona reale. Ma nei piani della NASA c'è la possibilità di attivare la trasmissione di tweet autonomi da parte del robot, cose come un diario delle attività che svolge, risposte a domande semplici, saluti dallo spazio etc. Il robot non ha ancora intelligenza artificiale, per il momento.

Per saperne di più su R2, visitate: robonaut.jsc.nasa.gov/default.asp

sabato 23 luglio 2011

La milionesima foto di Hubble

(Foto: hubblesite.org/newscenter/archive/releases/2011/22)

Il passato 4 Luglio il telescopio spaziale Hubble, che orbita intorno la terra da 21 anni, ha realizzato la sua milionesima immagine. Nonostante lo Hubble è sicuramente meglio riconosciuto in tutto il mondo per le sue foto spettacolari, la milionesima è coincisa con una foto che risulta poco spettacolare agli occhi umani, ma preziosissima per i dati in essa contenuti. La foto in alto è solo una riproduzione artistica dei dati trasmessi, in quanto si trattava di una spettrografia alla ricerca di tracce di acqua in un esoplaneta distante più di 1000 anni luce dalla Terra.

Fonte: hubblesite.org/newscenter/archive/releases/2011/22

La terra vista dalla ISS

In questo momento la ISS ha appena superato le coste del sud della Francia al confine con la Spagna e si avvicina alle Baleari e poi le coste del Nord Africa. Potete vederlo benissimo tramite questo link: iss.astroviewer.net/. Ma volete vedre davvero cosa si vede da lassù? In diretta live attraverso un downlink dalla ISS: www.nasa.gov/multimedia/isslivestream.asx.

A volte in questo canale si vede la vita di bordo della stazione, altre volte, come adesso, panorami davvero spaziali!

Astronomia e Android


Nell'altro mio blog, AlessAndroid, scrivo delle micro-recensioni di apps per terminali Android. E naturalmente recensisco apps a tema astronomico. Quì vorrei fare una piccola lista delle recensioni che ho già fatto, e per vostra comodità metto due link per ogni app, il primo alla micro-recensione (un pò di autocelebrazione non guasta mai!) e il secondo che vi porterà direttamente al market di Android per installarla(per i più pigri).

Slooh Space Camera - AlessAndroid - Market

Astronomy Picture of the Day - AlessaAndroid - Market

Hubble Space Telescope AlessAndroid - Market

Satellite AR - AlessAndroid - Market

Moon Maps - AlessAndroid - Market

Exoplanet Catalog - AlessAndroid - Market

ISS Lookout - AlessAndroid - Market

Iridium Flares - AlessAndroid - Market

Planets Position - AlessAndroid - Market

Curiosity on Mars

(Foto: www.spaceflightnow.com/news/n1107/22mslgale/ Credit: NASA/JPL-Caltech/ASU/UA)

Adesso che è terminato il progetto Shuttle, la NASA di certo non se ne stà con le mani in mano. Anzi, magari le risorse (moltissime!) che venivano impiegate nel glorioso progetto Shuttle adesso saranno ridistrubuite sui vari progetti che la NASA ha e continuerà ad avere.

Uno di questi nuovi progetti sarà lanciare una nuova sonda su Marte, la Curiosity. Le ultime due, la Spirit e la Opportunity furono lanciate nel 2004. Alla fine di questo novembre, intorno al 26, verrà lanciata, destinazione cratere Gale su Marte, questa nuova sonda rover, cioè mobile, che prenderà contatto con la superfice nel circolo giallo della foto.

Visitate www.nasa.gov/mission_pages/msl/news/msl20110722.html per tutte le info sulla nuova missione su Marte.

venerdì 22 luglio 2011

Unboxing a robot

Quello che vediamo nel video è un unboxing molto speciale. Si tratta del primo abitante non umano della ISS, Robonaut2, destinato a rimanere indefinitivamente sul laboratorio spaziale. Nel video vediamo Paolo Nespoli e Catherine Coleman, della missione 27 sulla ISS, che spacchettano il robot. Come possiamo vedere dall'inizio del video, anche gli astronauti scherzano!

Dove si trova la ISS adesso

La ISS, International Space Station gira costantemente sulle nostre teste da più di 4600 giorni, compie un'orbita in 90 minuti circa. Ma avete mai pensato dove si trova, in un qualsiasi momento? Adesso per esempio.

Visitando questo sito, iss.astroviewer.net potete addirittura vedere le mappe di dove si trova in qualsiasi momento. Nella prima vediamo una mappa di quello che si vede dalla stazione, e nell'altra l'orbita corrente completa. Di quest'ultima ho messo il gadget nella sidebar, che trovate sempre su questo sito.

Vesta fotografato da soli 10.500 Km

(Foto: www.jpl.nasa.gov/news/news.cfm?release=2011-221)

Con le foto provenienti dallo spazio è facile usare parole come eccezionale, bellissima, favolosa e così via. Prometto che cercherò di limitare queste espressioni, dando per scontato che tutte sono eccezionali e bellissime.

Ma un'eccezione per quest'ultima foto va fatta. Pensate che è stata scattata a soli diecimila Km. da un oggetto celeste, Vesta che è un grande asteroide della Fascia principale, il secondo in ordine di grandezza e di massa dell'intera fascia di asteroidi.

La missione Dawn, una navicella spaziale inviata nella fascia di asteroidi con lo scopo di studiare da vicino Vesta e Ceres, i due più grandi asteroidi della fascia, è giunta così vicino che ora le sue foto sono di una risoluzione impressionante.

La foto qui in alto è stata ripresa, come già detto, il 18 Luglio del 2011 da soli 10.500 KM, ed è possibile riconoscere dettagli di soli 2 Km.

Per sapere di più della missione della sonda Dawn, visitate: dawn.jpl.nasa.gov

giovedì 21 luglio 2011

Lo Shuttle Atlantis sopra Cancun, Mexico

E dopo la foto spettacolare dello Shuttle inseguito dalla ISS, ecco un video incredibile, che mostra l'Atlantis al suo rientro nell'atmosfera sorvolando una spiaggia di Cancun in Messico.

Un saluto dal Parkes

(Foto: apod.nasa.gov/apod/ap110721.html)

Una foto spettacolare, come tutte quelle del sito APOD. Si vedono insieme tre grandi successi della storia astronautica. In primissimo piano, l'antenna parabolica del radio telescopio Parkes CSIRO, attraverso il quale si sono potute vedere le famosissime immagini dell'allunaggio dell'Apollo 11 nel '69, giusto 42 anni fa. E le linee luminose, in alto al centro e in basso a destra, sono rispettivamente lo Shuttle Atlantis e la ISS, fotografate ieri quando lo Shuttle precedeva di poco la ISS dopo la loro separazione.

Una foto così non si ripeterà più, visto che l'Atlantis è appena atterrato chiudendo l'era dello Shuttle.

I suoni delle stelle

Avreste mai pensato che le stelle e altri oggetti celesti possano emettere dei suoni? L'artista tecnologa Honor Harger ci mostra il risultato delle sue ricerche, con l'aiuto dei dati dei maggiori centri di radio astronomia.

Nel suo lavoro, le tracce delle onde radio emesse da antichi oggetti celesti vengono trasformati in suoni, e potremo ascoltare anche "la più antica canzone che si potrà mai sentire", il suono dei raggi cosmici lasciati dal Big Bang.

L'ultimo atterraggio dello Shuttle


Oggi, 21 Luglio 2011 si chiude definitivamente l'era dello Shuttle. L'atterraggio è pervisto per le 11:54 ora italiana (5:54 EDT) presso lo Kennedy Space Center di Orlando, Florida.

Se volete seguire tutte le fasi live, con report anche scritti, potete farlo a questo link: www.spaceflightnow.com/shuttle/sts135/status.html.

mercoledì 20 luglio 2011

Scoperta la 4ª luna di Plutone

(Foto: www.nasa.gov/mission_pages/hubble/science/pluto-moon.html

Nonostante il declassamento da pianeta a pianeta nano, Plutone continua ad essere studiato dalla comunità astronomica, e in questi giorni il telescopio spaziale Hubble ha scoperto la sua quarta luna. Per adesso il nome è un semplice P4, in attesa del nome definitivo.

La nuova luna è la più piccola delle quattro finora scoperte intorno Plutone. Ha un diametro stimato tra 13 e 34 km. In confronto, Caronte, la luna più grande di Plutone, è 1.043 km di diametro, e le altre lune, Nix e Hydra, vanno dai 32 ai 113 km.

www.nasa.gov/mission_pages/hubble/science/pluto-moon.html

La NASA celebra il 42º anniversario dello sbarco sulla Luna

(Foto: www.nasa.gov/mission_pages/apollo/apollo11_40th.html)

Mi sarei aspettato un po' di più dalla NASA per celebrare questo anniversario, non solo perchè coincide con il titolo di questo blog. Ma forse dovrei cercare meglio, il sito è enorme e contiene una quantità di dati incredibile. Intanto in questa pagina, che celebra il 40º anniversario, troviamo la storia della missione Apollo 11 che 42 anni fa, il 20 Luglio del 1969, consentiva per la prima volta a un uomo di mettere piede sulla Luna.

Da non perdere la clip audio con il countdown del lift-off del razzo Saturn V che partì il 16 Luglio, quattro giorni prima. E anche la simulazione multimediale in flash, che descrive le parti del razzo e dei vari moduli che trasportava, è da non perdere.

www.nasa.gov/mission_pages/apollo/apollo11_40th.html

APOD, ovvero foto bellissime di astronomia

(Foto: http://apod.nasa.gov/apod/ap110720.html)

In realtà APOD stà per Astronomy Picture of the Day. Gli americani amano fare acronimi, spesso prendendo come base parole di uso comune, ma questo non deve essergli riuscito bene, almeno come acronimo. Ma come sito è una meraviglia, gli appassionati di fotografia e di astronomia, e spesso le due passioni coincidono, scopriranno in questo sito una foto o un video spettacolari ogni giorno. Quindi, acronimo o no, merita senz'altro visitarlo: apod.nasa.gov/apod/.

Alcune foto sono adatte per essere messe come sfondo del desktop, anche su due schermi. Non mancate di visitare anche l'archivio delle foto dei giorni passati, apod.nasa.gov/apod/archivepix.html, mi raccomando.

martedì 19 luglio 2011

Happy birthday Mr. Glenn

(Foto: http://www.nasa.gov/multimedia/imagegallery/image_feature_2009.html)

Il 18 Luglio John Herschel Glenn ha compiuto 90 anni. Spettacolare la carriera di quest'uomo, che è stato il primo astronauta americano a compiere una orbita intorno alla Terra. Era il 20 Febbraio del 1962 alle 9:47 quando la Friendship 7 veniva lanciata da Cape Canaveral, pochi mesi dopo il primo volo dell'umanità, compiuto da Yuri Gagarin.

Ma prima del mitico volo, John H.Glenn era già un personaggio eccezionale. Eroe di due guerre, 59 missioni di combattimento nel oceano Pacifico durante la seconda guerra mondiale e altre 90 missioni durante la guerra di Corea. Era soprannominato magnet ass (culo magnetico più o meno), per via della sua propensione ad essere coinvolto negli scontri aerei. Più di una volta tornò dalle sue missioni con più di 200 buchi di proiettile nel suo aereo.

Finita anche la guerra di Corea, tornò ad essere istruttore e collaudatore per l'Air Force, e compì il primo volo transcontinentale supersonico, il 16 Luglio1957, tra Los Alamitos in  California e New York in 3 ore, 23 minuti e 8 secondi.

Nel 1959 entra alla NASA, nonostante gli mancasse un requisito fondamentale:  non aveva mai finito il college. Nonostante questo fu assegnato al Progetto Mercury e divenne così il primo americano nello spazio.

Ancora in servizio come Colonnello, e lasciato già la NASA, tentò la carriera politica ma non ebbe successo. Solo dopo essersi ritirato dall'Air Force divenne senatore degli Stati Uniti.



E dopo 24 anni come senatore appunto, gli venne offerta di nuovo una opportunità magnifica: tornare nello spazio, stavolta a bordo di uno Shuttle, diventando così l'astronauta più anziano che abbia mai volato nello spazio. Il 29 Ottobre 1998, a bordo del Discovery, missione STS-95, il settantasettennne John H.Glenn volò per 8 giorni, 21 ore e 44 minuti in una missione in cui partecipò a moltissimi test per studiare le reazioni di un uomo anziano nello spazio.

Una vita magnifica! Well done, Mr. Glenn and Happy Birtday!

L'ultima missione dello Shuttle

Proprio in questi giorni è in orbita, per l'ultima volta lo Shuttle Atlantis. Le altre astronavi avevano già terminato il loro ciclo durante quest'ultimo anno, il Discovery il 24 Febbraio e l'Endeavour il 16 Maggio. Dal primo volo, anzi, dalla prima missione nello spazio, il Columbia il 12 Aprile del 1981, sono passati 30 anni. Pensate, il programma prevedeva inizialmente solo 15 anni di servizio per questa straordinaria macchina.

I 15 anni in più di servizio hanno prosciugato i fondi della NASA per mantenere operative tecnologie di circa 40 anni fa. Il progetto originale è datato 1960, ma è stato reso operativo negli anni '70. La NASA stessa ha ammesso più volte che alcuni ricambi e tecnologie erano difficilissime da mantenere, in quanto troppo obsolete e quindi, i moderni ingegneri dovevano reimparare tecnologie antiche.


I prossimi astronauti americani andranno in orbita, per il momento solo sulla ISS, con astronavi russe, le famosissime Soyuz. Ad ogni modo la NASA e quindi il governo statunitense stanno già finanziando la ricerca e alcuni progetti di un nuovo e più moderno Shuttle potrebbero essere presentati presto.

domenica 17 luglio 2011

Benvenuti!

Benvenuti nel mio blog. Titolo un po' impegnativo, Quarantadue, ma come detto nell'intestazione non aspettatevi risposte da me. È molto più probabile che sia io a fare delle domande, sperando che qualcuno sappia darmi le risposte.

Perchè questo blog? Da un po' di tempo mi è venuta voglia di scrivere. In realtà scrivo da sempre: scrivo programmi (sono un programmatore freelance), scrivo documentazione per il mio lavoro (molto poca, meno di quella che vorrei), scrivevo rapporti sui lavori (anni fa lavoravo in una software house, e prima ancora in una ditta general contractor, e i rapporti non finivano mai), note spese, rapporti orari, procedure per l'uso delle attrezzature informatiche, insomma passavo più tempo scrivendo di tutto, meno che codice.

Adesso, come freelance, posso dedicare tutto il mio tempo creativo al codice, scrivendo applicazioni web e app per android. E avendo un po' di tempo libero, tra una sessione di programmazione e l'altra (normalmente programmo per tre o quattro ore di seguito, poi una pausa e poi altre tre o quattro ore), ho pensato di approfittare di questo per scrivere sulle cose che mi appassionano.

Circa due mesi fa, ho iniziato l'altro mio blog, AlessAndroid, dove scrivo mini-recensioni sulle app per android, cioè prima installo le app, poi scrivo le impressioni che mi suscitano. Sono solo poche righe per ogni app, però, man mano che scrivo, mi cresce la voglia di continuare a scrivere, sempre di più.

E allora, mi son detto: perchè non scrivere anche sull'astronomia, altra mia passione? Riallacciandomi ad AlessAndroid, se sarete così buoni da visitarlo, noterete che molte app che recensisco riguardano appunto l'astronomia. La prima che ho installato è stata Google Sky Map, la seconda Satellite AR, per seguire la ISS. Ma ne parleremo con calma in altri post, scopriremo insieme le moltissime app per android sull'astronomia disponibili, che fanno non solo la mia felicità, ma anche di tanti altri appassionati e astronomi.

Insomma ecco, vi ho detto chi sono, che faccio, le mie passioni. Che altro potrei dirvi? Ah si, spero che quanto scriverò sia di vostro gradimento, vi prometto che scriverò di cose semplici, non complicate, in quanto ricordate, non sono neanche un astronomo dilettante, ma solo un semplice appassionato.