Quarantadue è la risposta alla Domanda Fondamentale sulla Vita, sull'Universo e Tutto quanto. Ma in questo blog voglio parlare di astronomia. Attenti però, non sono un astronomo, nemmeno dilettante. E molto spesso non darò risposte, sicuramente farò domande, sperando che qualcuno, un astronomo vero magari, risponda. Sono solo un appassionato di astronomia e dello spazio, con tanta voglia di apprendere più del poco che so.

domenica 31 luglio 2011

The Space Station Chronicles

Ovvero, dalla nascita dell'idea di una stazione orbitante alla sua realizzazione. Si parte con un racconto del 1869 di E. E. Hale, che immaginava la costruzione di un satellite orbitante intorno alla Terra composto da più di 12 milioni di mattoni, passando per H. Noordrung che nel 1929 già pensava in una gigantesca ruota, per creare una gravità artificiale.

Si arriva quindi W. Von Braun, che getta le basi dell'astronautica moderna, con i suoi progetti già dal 1945. E ancora una volta i russi furono i primi a lanciare una stazione permanente, la Salyut I nel 1971, e un paio di anni dopo, nel 1973 gli americani lanciarono la SkyLab.

Si arriva al luglio del 1975 con la missione congiunta Apollo-Soyuz. Per finire, nel 1994 varie agenzie spaziali di tutto il mondo iniziano la costruzione della ISS, la International Space Station, progetto ancora attivo.

Giove al posto della Luna

Se Giove fosse al posto della Luna, a parte le influenze che avrebbe sulle maree, occuperebbe buona parte del cielo. Questo video fa una comparazione tra alcuni pianeti, tra cui la Terra stessa, mettendoli alla stessa distanza che c'è tra la Terra e la Luna.

sabato 30 luglio 2011

La terra è piatta?

(Foto: apod.nasa.gov/apod/ap110730.html Image Credit & Copyright: Tunç Tezel and Stéphane Guisard)

Se la terra fosse piatta, questo é quello che vedremmo. O almeno è quello che sembra guardando questa foto. Tecnicamente sono due foto, la superiore scattata alle Canarie, e la inferiore in Chile. Da notare come la Via Lattea disegna una sinusoide quasi perfetta.

Per maggiori informazioni sulla foto visitate apod.nasa.gov/apod/ap110730.html.

La tempesta perfetta di Saturno

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(Foto: www.jpl.nasa.gov/spaceimages/details.php?id=PIA12826 Credit: NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute)

In questa foto, ripresa dalla sonda Cassini il 25 Febbraio 2011, possiamo vedere una delle più grandi tempeste di Saturno mai osservate. Quando la Cassini ha scattato la foto, la tempesta era attiva già da 12 settimane, e aveva avvolto completamente l'emisfero superiore del pianeta.

Per ottenere questa foto sono state scattate 3 foto con diversi filtri, rosso, verde e blu, che sono state poi combinate per creare questa imagine a colori naturali. Le immagini sono state acquisite dalla Cassini da una distanza di 2,2 milioni di chilometri da Saturno. La scala dell'immagine è di 129 chilometri per pixel.

Notate anche come gli anelli di Saturno proiettino la loro ombra sul pianeta, contribuendo a rendere più drammatica la foto.

Per maggiori informazioni visitate www.jpl.nasa.gov/spaceimages/details.php?id=PIA12826

venerdì 29 luglio 2011

NASA 3D resources

(Foto: www.nasa.gov/multimedia/3d_resources/assets/iss-hi-res.html Author/Origin: NASA Johnson Space Center)

Il sito della NASA è enorme, mi pare di averlo già detto. E ci sono informazioni e risorse che possono accontentare tutti: fotografie, video, giochi interattivi e, come ho appena scoperto, veri e propri modellini tridimensionali per programmi di Computer Graphics.

Se siete appassionati dello spazio, e sapete utilizzare modelli con estensioni ".3ds" oppure ".lwo, .fbx o .obj", in questa galleria potete trovare modelli di astronauti, shuttle, satelliti e anche la riproduzione della "JSC Mission Control Room", la sala dalla quale vengono monitorate le diverse missioni della NASA.

Visitate: www.nasa.gov/multimedia/3d_resources/models.html per la galleria completa e maggiori informazioni sul loro utilizzo.

giovedì 28 luglio 2011

Il primo asteroide troiano della Terra

In astronomia, un "troiano" è un asteroide o satellite naturale che condivide la stessa orbita di un pianeta. Fino ad oggi si conoscevano troiani di Giove, Saturno, Marte e Nettuno.

In questi ultimi mesi, gli astronomi che studiano le osservazioni fatte dalla NASA con il satellite WISE (Wide Infrared Survey Explorer), hanno scoperto il primo asteroide "troiano" in orbita attorno al sole lungo la stessa orbita della Terra.

Il video mostra un'animazione dei due corpi celesti, la Terra e l'asteroide che si muove sulla stessa orbita, durante i prossimi 400 anni. Non ci sono pericoli di eventuali collisioni, in quanto l'asteroide adesso si trova a circa 80 milioni di kilometri dalla Terra, e nei prossimi 100 anni si avvicinerà al massimo a 24 milioni di kilometri.

Come spiegano gli stessi astronomi, malgrado sia abbastanza facile scoprire un troiano che orbita insieme a un altro pianeta, risulta molto più difficile scoprire quelli che si trovano sull'orbita terrestre, in quanto questi oggetti sono prevalentemente sempre davanti al sole, e quindi quasi invisibili. E anche piccoli, questo appena scoperto ha un diametro di circa 300 metri.

Per maggiori informazioni visitate: www.nasa.gov/home/hqnews/2011/jul/HQ_11-247_WISE_Trojan.html

mercoledì 27 luglio 2011

Ground control to Major Tom

La musica è parte della nostra vita, da sempre. Ci sono delle canzoni che si associano perfettamente anche a missioni spaziali. Infatti, la canzone del video, Space Oddity di David Bowie, è una di queste. Pubblicata come singolo l'undici luglio del 1969 negli Stati uniti, proprio alcuni giorni prima della missione Apollo 11, svoltasi dal 16 al 24 Luglio dello stesso anno, venne subito adottata da moltissime radio dell'epoca come sigla dei notiziari di quegli eventi.

La canzone è un po' triste, parla di un astronauta perso nello spazio, e ad alcuni non piacque tant'è che rifiutarono trasmetterla. Non se ne può negare però l'assoluta bellezza.

Il conto alla rovescia, con le parole 'Blast off' sussurrate da Bowie, e alcune frasi sono indelebili:

"planet Earth is blue, and there's nothing I can do"

"I think my spaceship knows which way to go"

Da notare anche la realizzazione di questo video ante-litteram, MTV ancora non esisteva, e che era parte di un film promozionale di un album di Bowie, Love You Till Tuesday.

Il Lunar Rover compie 40 anni

(Foto: www.nasa.gov/multimedia/imagegallery/image_feature_2020.html Credit: NASA)

Quaranta anni fa gli astronauti passeggiavano sulla Luna, e visto che oramai era una cosa abitudinaria, erano già alla quarta missione, con l'Apollo 15 portarono con loro un'automobile, il famoso Lunar Rover.

Nella foto vediamo l'astronauta Jim Irwin che prepara la macchina prima di un'escursione. Tra le tante curiosità della missione, la scarsa guidabilità del veicolo dovuta alla gravità lunare. Il veicolo sobbalzava così tanto che a volte toccava con una sola ruota il suolo lunare, pur continuando ad avanzare.

Altra curiosità: il comandante David Scott rimase così colpito dai riflessi di una roccia che esclamò, in italiano, "Mamma mia!".

Su Wikipedia roviamo un riassunto più completo della missione Apollo 15, lanciato il 26 Luglio del 1971: it.wikipedia.org/wiki/Apollo_15

martedì 26 luglio 2011

Powers of ten

Questo breve film fu elaborato negli anni '70, quando ancora non si parlava di Computer Graphic, ma più semplicemente di effetti speciali. Il film realizzato da Ray e Charles Eames e sponsorizzato dalla IBM, mostra con la tecnologia disponibile allora l'universo in una scala a fattore 10.

Si inizia con una coppia in un pic-nic sulle rive del lago Shore Drive a Chicago, mostrando dapprima un piccolo quadrato di un metro, e elevando alla potenza di 10 sia la velocità che lo spazio mostrato, si inizia un viaggio che ci porterà ai limiti estremi dell'universo osservabile, 10mt. alla 24ª, per tornare poi indietro nell'infinitesimamente piccolo, 10mt alla −16ª, in pratica un quark di un protone in un atomo di carbonio.

Se volete è disponibile anche un sito interattivo del film: www.powersof10.com

lunedì 25 luglio 2011

Riciclando satelliti

(Foto: www.nasa.gov/mission_pages/artemis/news/lunar-orbit.html Credit: NASA/Conceptual Image Lab)

Intorno alla Terra orbitano ormai centinaia di satelliti artificiali, molti attivi, altri che invece hanno terminato la loro funzione, destinati prima o poi a rientrare, bruciando fino a consumarsi, nell'atmosfera terrestre.

E questo poteva essere il destino anche dei due satelliti della missione ARTEMIS, se non fosse che la NASA ha pensato bene di riciclarli. Come? Cambiandone l'orbita, da intorno alla Terra fino all'orbita lunare.

(Foto: www.nasa.gov/mission_pages/artemis/news/lunar-orbit.html Credit: NASA/Goddard Space Flight Center)

In questa foto possiamo vedere come, con una serie di manovre, almeno 90 commentano alla NASA, si è potuto cambiare l'orbita da terrestre a lunare.

Alla scoperta di Giove

(Foto: www.nasa.gov/mission_pages/juno/news/juno20110722.html credit: NASA/JPL-Caltech)

Il lancio della navicella spaziale Juno è previsto tra il 5 e il 26 agosto 2011. Saranno necessari cinque anni di viaggio per arrivare nell'orbita di Giove. Una volta arrivata, Juno orbiterà intorno al gigante del nostro sistema solare per un anno, compiendo 33 orbite. La missione Juno migliorerà la nostra comprensione delle origini del nostro sistema solare, rivelando l'origine e l'evoluzione di Giove.

Con i suoi sensori Juno potrà studiare in profondità l'atmosfera di Giove per misurarne la composizione, temperatura, movimenti delle nuvole e altre proprietà. Inoltre permetterà elaborare nuove mappe dei campi magnetici di Giove, in particolare in prossimità dei poli, studiando le aurore per scoprire come l'enorme campo magnetico del pianeta colpisce la sua atmosfera.

Juno cercherà anche eventuali tracce di acqua nell'atmosfera di Giove, permettendo stabilire quale teoria sulla formazione del pianeta è corretta (o se sono necessarie nuove teorie).

Alla fine della sua missione, Juno entrerà nell'atmosfera di Giove, dove sicuramente verrà distrutta in pochi minuti, che però saranno anch'essi utilissimi per la raccolta di nuovi dati da trasmettere a terra durante il suo viaggio senza ritorno.

Per saperne di più sulla missione Juno visita: www.nasa.gov/mission_pages/juno/main/index.html

domenica 24 luglio 2011

Cinquantanni nello spazio

(Foto: spaceflight1.nasa.gov/gallery/images/station/crew-27/html/iss027e011851.html)

Questa foto è stata scattata il 12 Aprile del 2011 a bordo del laboratorio spaziale ISS, in commemorazione dello storico primo volo spaziale di Yuri Gagarin, avvenuto appunto il 12 Aprile 1961. I sei astronauti indossano una maglietta con un piccolo ritratto del pioniere spaziale, e una foto di Gagarin è al centro del gruppo.

Quello che vorrei far notare è la presenza di quell'uomo brizzolato, a destra nella foto, che è l'Ing. Paolo Nespoli, astronauta italiano dell'ESA. Quando Gagarin effettuò quel volo, Nespoli aveva appena compiuto 4 anni, essendo nato il 6 Aprile 1957. Chissà se il bambino Paolo sognava di essere lassù, cinquantanni più tardi, in mezzo a tre astronauti russi e due americani.

Adesso, dopo sei mesi nello spazio, Paolo Nespoli è a casa sua, per un meritato riposo. Se volete vedere una piccola parte del suo lavoro (è un ottimo fotografo!) visitate la sua pagina su Flickr: www.flickr.com/photos/magisstra/with/5936360600/, oppure cercatelo su twitter: twitter.com/#!/astro_paolo

Tweet with a robot

(Fonte: twitter.com/#!/AstroRobonaut)

Giorni fa abbiamo visto il video dell'arrivo di Robonaut2 sulla ISS. Ad oggi il robot non è ancora operativo al 100%, ma dalla NASA dicono che presto si renderà utile, vedremo.

E visto che le sue giornate sono libere da impegni, cosa fa nel frattempo? Usa Twitter, naturalmente! Potete seguirlo qui: twitter.com/#!/AstroRobonaut. Per adesso i suoi tweet sono (credo) abbastanza "umani", nel senso che sembrano scritti da una persona reale. Ma nei piani della NASA c'è la possibilità di attivare la trasmissione di tweet autonomi da parte del robot, cose come un diario delle attività che svolge, risposte a domande semplici, saluti dallo spazio etc. Il robot non ha ancora intelligenza artificiale, per il momento.

Per saperne di più su R2, visitate: robonaut.jsc.nasa.gov/default.asp

sabato 23 luglio 2011

La milionesima foto di Hubble

(Foto: hubblesite.org/newscenter/archive/releases/2011/22)

Il passato 4 Luglio il telescopio spaziale Hubble, che orbita intorno la terra da 21 anni, ha realizzato la sua milionesima immagine. Nonostante lo Hubble è sicuramente meglio riconosciuto in tutto il mondo per le sue foto spettacolari, la milionesima è coincisa con una foto che risulta poco spettacolare agli occhi umani, ma preziosissima per i dati in essa contenuti. La foto in alto è solo una riproduzione artistica dei dati trasmessi, in quanto si trattava di una spettrografia alla ricerca di tracce di acqua in un esoplaneta distante più di 1000 anni luce dalla Terra.

Fonte: hubblesite.org/newscenter/archive/releases/2011/22

La terra vista dalla ISS

In questo momento la ISS ha appena superato le coste del sud della Francia al confine con la Spagna e si avvicina alle Baleari e poi le coste del Nord Africa. Potete vederlo benissimo tramite questo link: iss.astroviewer.net/. Ma volete vedre davvero cosa si vede da lassù? In diretta live attraverso un downlink dalla ISS: www.nasa.gov/multimedia/isslivestream.asx.

A volte in questo canale si vede la vita di bordo della stazione, altre volte, come adesso, panorami davvero spaziali!

Astronomia e Android


Nell'altro mio blog, AlessAndroid, scrivo delle micro-recensioni di apps per terminali Android. E naturalmente recensisco apps a tema astronomico. Quì vorrei fare una piccola lista delle recensioni che ho già fatto, e per vostra comodità metto due link per ogni app, il primo alla micro-recensione (un pò di autocelebrazione non guasta mai!) e il secondo che vi porterà direttamente al market di Android per installarla(per i più pigri).

Slooh Space Camera - AlessAndroid - Market

Astronomy Picture of the Day - AlessaAndroid - Market

Hubble Space Telescope AlessAndroid - Market

Satellite AR - AlessAndroid - Market

Moon Maps - AlessAndroid - Market

Exoplanet Catalog - AlessAndroid - Market

ISS Lookout - AlessAndroid - Market

Iridium Flares - AlessAndroid - Market

Planets Position - AlessAndroid - Market

Curiosity on Mars

(Foto: www.spaceflightnow.com/news/n1107/22mslgale/ Credit: NASA/JPL-Caltech/ASU/UA)

Adesso che è terminato il progetto Shuttle, la NASA di certo non se ne stà con le mani in mano. Anzi, magari le risorse (moltissime!) che venivano impiegate nel glorioso progetto Shuttle adesso saranno ridistrubuite sui vari progetti che la NASA ha e continuerà ad avere.

Uno di questi nuovi progetti sarà lanciare una nuova sonda su Marte, la Curiosity. Le ultime due, la Spirit e la Opportunity furono lanciate nel 2004. Alla fine di questo novembre, intorno al 26, verrà lanciata, destinazione cratere Gale su Marte, questa nuova sonda rover, cioè mobile, che prenderà contatto con la superfice nel circolo giallo della foto.

Visitate www.nasa.gov/mission_pages/msl/news/msl20110722.html per tutte le info sulla nuova missione su Marte.

venerdì 22 luglio 2011

Unboxing a robot

Quello che vediamo nel video è un unboxing molto speciale. Si tratta del primo abitante non umano della ISS, Robonaut2, destinato a rimanere indefinitivamente sul laboratorio spaziale. Nel video vediamo Paolo Nespoli e Catherine Coleman, della missione 27 sulla ISS, che spacchettano il robot. Come possiamo vedere dall'inizio del video, anche gli astronauti scherzano!

Dove si trova la ISS adesso

La ISS, International Space Station gira costantemente sulle nostre teste da più di 4600 giorni, compie un'orbita in 90 minuti circa. Ma avete mai pensato dove si trova, in un qualsiasi momento? Adesso per esempio.

Visitando questo sito, iss.astroviewer.net potete addirittura vedere le mappe di dove si trova in qualsiasi momento. Nella prima vediamo una mappa di quello che si vede dalla stazione, e nell'altra l'orbita corrente completa. Di quest'ultima ho messo il gadget nella sidebar, che trovate sempre su questo sito.

Vesta fotografato da soli 10.500 Km

(Foto: www.jpl.nasa.gov/news/news.cfm?release=2011-221)

Con le foto provenienti dallo spazio è facile usare parole come eccezionale, bellissima, favolosa e così via. Prometto che cercherò di limitare queste espressioni, dando per scontato che tutte sono eccezionali e bellissime.

Ma un'eccezione per quest'ultima foto va fatta. Pensate che è stata scattata a soli diecimila Km. da un oggetto celeste, Vesta che è un grande asteroide della Fascia principale, il secondo in ordine di grandezza e di massa dell'intera fascia di asteroidi.

La missione Dawn, una navicella spaziale inviata nella fascia di asteroidi con lo scopo di studiare da vicino Vesta e Ceres, i due più grandi asteroidi della fascia, è giunta così vicino che ora le sue foto sono di una risoluzione impressionante.

La foto qui in alto è stata ripresa, come già detto, il 18 Luglio del 2011 da soli 10.500 KM, ed è possibile riconoscere dettagli di soli 2 Km.

Per sapere di più della missione della sonda Dawn, visitate: dawn.jpl.nasa.gov

giovedì 21 luglio 2011

Lo Shuttle Atlantis sopra Cancun, Mexico

E dopo la foto spettacolare dello Shuttle inseguito dalla ISS, ecco un video incredibile, che mostra l'Atlantis al suo rientro nell'atmosfera sorvolando una spiaggia di Cancun in Messico.

Un saluto dal Parkes

(Foto: apod.nasa.gov/apod/ap110721.html)

Una foto spettacolare, come tutte quelle del sito APOD. Si vedono insieme tre grandi successi della storia astronautica. In primissimo piano, l'antenna parabolica del radio telescopio Parkes CSIRO, attraverso il quale si sono potute vedere le famosissime immagini dell'allunaggio dell'Apollo 11 nel '69, giusto 42 anni fa. E le linee luminose, in alto al centro e in basso a destra, sono rispettivamente lo Shuttle Atlantis e la ISS, fotografate ieri quando lo Shuttle precedeva di poco la ISS dopo la loro separazione.

Una foto così non si ripeterà più, visto che l'Atlantis è appena atterrato chiudendo l'era dello Shuttle.

I suoni delle stelle

Avreste mai pensato che le stelle e altri oggetti celesti possano emettere dei suoni? L'artista tecnologa Honor Harger ci mostra il risultato delle sue ricerche, con l'aiuto dei dati dei maggiori centri di radio astronomia.

Nel suo lavoro, le tracce delle onde radio emesse da antichi oggetti celesti vengono trasformati in suoni, e potremo ascoltare anche "la più antica canzone che si potrà mai sentire", il suono dei raggi cosmici lasciati dal Big Bang.

L'ultimo atterraggio dello Shuttle


Oggi, 21 Luglio 2011 si chiude definitivamente l'era dello Shuttle. L'atterraggio è pervisto per le 11:54 ora italiana (5:54 EDT) presso lo Kennedy Space Center di Orlando, Florida.

Se volete seguire tutte le fasi live, con report anche scritti, potete farlo a questo link: www.spaceflightnow.com/shuttle/sts135/status.html.

mercoledì 20 luglio 2011

Scoperta la 4ª luna di Plutone

(Foto: www.nasa.gov/mission_pages/hubble/science/pluto-moon.html

Nonostante il declassamento da pianeta a pianeta nano, Plutone continua ad essere studiato dalla comunità astronomica, e in questi giorni il telescopio spaziale Hubble ha scoperto la sua quarta luna. Per adesso il nome è un semplice P4, in attesa del nome definitivo.

La nuova luna è la più piccola delle quattro finora scoperte intorno Plutone. Ha un diametro stimato tra 13 e 34 km. In confronto, Caronte, la luna più grande di Plutone, è 1.043 km di diametro, e le altre lune, Nix e Hydra, vanno dai 32 ai 113 km.

www.nasa.gov/mission_pages/hubble/science/pluto-moon.html

La NASA celebra il 42º anniversario dello sbarco sulla Luna

(Foto: www.nasa.gov/mission_pages/apollo/apollo11_40th.html)

Mi sarei aspettato un po' di più dalla NASA per celebrare questo anniversario, non solo perchè coincide con il titolo di questo blog. Ma forse dovrei cercare meglio, il sito è enorme e contiene una quantità di dati incredibile. Intanto in questa pagina, che celebra il 40º anniversario, troviamo la storia della missione Apollo 11 che 42 anni fa, il 20 Luglio del 1969, consentiva per la prima volta a un uomo di mettere piede sulla Luna.

Da non perdere la clip audio con il countdown del lift-off del razzo Saturn V che partì il 16 Luglio, quattro giorni prima. E anche la simulazione multimediale in flash, che descrive le parti del razzo e dei vari moduli che trasportava, è da non perdere.

www.nasa.gov/mission_pages/apollo/apollo11_40th.html

APOD, ovvero foto bellissime di astronomia

(Foto: http://apod.nasa.gov/apod/ap110720.html)

In realtà APOD stà per Astronomy Picture of the Day. Gli americani amano fare acronimi, spesso prendendo come base parole di uso comune, ma questo non deve essergli riuscito bene, almeno come acronimo. Ma come sito è una meraviglia, gli appassionati di fotografia e di astronomia, e spesso le due passioni coincidono, scopriranno in questo sito una foto o un video spettacolari ogni giorno. Quindi, acronimo o no, merita senz'altro visitarlo: apod.nasa.gov/apod/.

Alcune foto sono adatte per essere messe come sfondo del desktop, anche su due schermi. Non mancate di visitare anche l'archivio delle foto dei giorni passati, apod.nasa.gov/apod/archivepix.html, mi raccomando.

martedì 19 luglio 2011

Happy birthday Mr. Glenn

(Foto: http://www.nasa.gov/multimedia/imagegallery/image_feature_2009.html)

Il 18 Luglio John Herschel Glenn ha compiuto 90 anni. Spettacolare la carriera di quest'uomo, che è stato il primo astronauta americano a compiere una orbita intorno alla Terra. Era il 20 Febbraio del 1962 alle 9:47 quando la Friendship 7 veniva lanciata da Cape Canaveral, pochi mesi dopo il primo volo dell'umanità, compiuto da Yuri Gagarin.

Ma prima del mitico volo, John H.Glenn era già un personaggio eccezionale. Eroe di due guerre, 59 missioni di combattimento nel oceano Pacifico durante la seconda guerra mondiale e altre 90 missioni durante la guerra di Corea. Era soprannominato magnet ass (culo magnetico più o meno), per via della sua propensione ad essere coinvolto negli scontri aerei. Più di una volta tornò dalle sue missioni con più di 200 buchi di proiettile nel suo aereo.

Finita anche la guerra di Corea, tornò ad essere istruttore e collaudatore per l'Air Force, e compì il primo volo transcontinentale supersonico, il 16 Luglio1957, tra Los Alamitos in  California e New York in 3 ore, 23 minuti e 8 secondi.

Nel 1959 entra alla NASA, nonostante gli mancasse un requisito fondamentale:  non aveva mai finito il college. Nonostante questo fu assegnato al Progetto Mercury e divenne così il primo americano nello spazio.

Ancora in servizio come Colonnello, e lasciato già la NASA, tentò la carriera politica ma non ebbe successo. Solo dopo essersi ritirato dall'Air Force divenne senatore degli Stati Uniti.



E dopo 24 anni come senatore appunto, gli venne offerta di nuovo una opportunità magnifica: tornare nello spazio, stavolta a bordo di uno Shuttle, diventando così l'astronauta più anziano che abbia mai volato nello spazio. Il 29 Ottobre 1998, a bordo del Discovery, missione STS-95, il settantasettennne John H.Glenn volò per 8 giorni, 21 ore e 44 minuti in una missione in cui partecipò a moltissimi test per studiare le reazioni di un uomo anziano nello spazio.

Una vita magnifica! Well done, Mr. Glenn and Happy Birtday!

L'ultima missione dello Shuttle

Proprio in questi giorni è in orbita, per l'ultima volta lo Shuttle Atlantis. Le altre astronavi avevano già terminato il loro ciclo durante quest'ultimo anno, il Discovery il 24 Febbraio e l'Endeavour il 16 Maggio. Dal primo volo, anzi, dalla prima missione nello spazio, il Columbia il 12 Aprile del 1981, sono passati 30 anni. Pensate, il programma prevedeva inizialmente solo 15 anni di servizio per questa straordinaria macchina.

I 15 anni in più di servizio hanno prosciugato i fondi della NASA per mantenere operative tecnologie di circa 40 anni fa. Il progetto originale è datato 1960, ma è stato reso operativo negli anni '70. La NASA stessa ha ammesso più volte che alcuni ricambi e tecnologie erano difficilissime da mantenere, in quanto troppo obsolete e quindi, i moderni ingegneri dovevano reimparare tecnologie antiche.


I prossimi astronauti americani andranno in orbita, per il momento solo sulla ISS, con astronavi russe, le famosissime Soyuz. Ad ogni modo la NASA e quindi il governo statunitense stanno già finanziando la ricerca e alcuni progetti di un nuovo e più moderno Shuttle potrebbero essere presentati presto.

domenica 17 luglio 2011

Benvenuti!

Benvenuti nel mio blog. Titolo un po' impegnativo, Quarantadue, ma come detto nell'intestazione non aspettatevi risposte da me. È molto più probabile che sia io a fare delle domande, sperando che qualcuno sappia darmi le risposte.

Perchè questo blog? Da un po' di tempo mi è venuta voglia di scrivere. In realtà scrivo da sempre: scrivo programmi (sono un programmatore freelance), scrivo documentazione per il mio lavoro (molto poca, meno di quella che vorrei), scrivevo rapporti sui lavori (anni fa lavoravo in una software house, e prima ancora in una ditta general contractor, e i rapporti non finivano mai), note spese, rapporti orari, procedure per l'uso delle attrezzature informatiche, insomma passavo più tempo scrivendo di tutto, meno che codice.

Adesso, come freelance, posso dedicare tutto il mio tempo creativo al codice, scrivendo applicazioni web e app per android. E avendo un po' di tempo libero, tra una sessione di programmazione e l'altra (normalmente programmo per tre o quattro ore di seguito, poi una pausa e poi altre tre o quattro ore), ho pensato di approfittare di questo per scrivere sulle cose che mi appassionano.

Circa due mesi fa, ho iniziato l'altro mio blog, AlessAndroid, dove scrivo mini-recensioni sulle app per android, cioè prima installo le app, poi scrivo le impressioni che mi suscitano. Sono solo poche righe per ogni app, però, man mano che scrivo, mi cresce la voglia di continuare a scrivere, sempre di più.

E allora, mi son detto: perchè non scrivere anche sull'astronomia, altra mia passione? Riallacciandomi ad AlessAndroid, se sarete così buoni da visitarlo, noterete che molte app che recensisco riguardano appunto l'astronomia. La prima che ho installato è stata Google Sky Map, la seconda Satellite AR, per seguire la ISS. Ma ne parleremo con calma in altri post, scopriremo insieme le moltissime app per android sull'astronomia disponibili, che fanno non solo la mia felicità, ma anche di tanti altri appassionati e astronomi.

Insomma ecco, vi ho detto chi sono, che faccio, le mie passioni. Che altro potrei dirvi? Ah si, spero che quanto scriverò sia di vostro gradimento, vi prometto che scriverò di cose semplici, non complicate, in quanto ricordate, non sono neanche un astronomo dilettante, ma solo un semplice appassionato.